Romagna in fiore

Mentre scorrevo i ricordi di Facebook, mi sono trovata le colline di Romagna in fiore. Voglio condividere con voi la bellezza di questo luogo che mi ha ospitato, che è stata la mia casa per 18 anni e che porterò sempre nel cuore. Condivido la stagione della Romagna in fiore, fuori dal turismo di massa.

Ci troviamo nella valle del Rubicone, sulle prime colline tra Cesena e Rimini, a poca distanza dalla via Emilia.  Un tripudio di vallate colorate di Conche tagliate da torrenti sottili, castelli, borghi fortificati offrono tutti gli spunti per conoscere storia e natura. La magia di questo periodo la troviamo tra il rosa dei fiori di pesco, al bianco dei ciliegi, striate da filari di viti, ulivi e cipressi e, se l’aria è tersa, ci permette di godere a tratti di un colpo d’occhio il mare Adriatico.

DA NON PERDERE

**Sorrivoli e il Castello. Zone caratterizzate da campi coltivati a viti, ulivi, peschi e albicocchi. Come indicano i cartelli segnaletici, il percorso segue a tratti la Strada dei Vini e dei Sapori. Nelle aziende agricole è possibile assaggiare ed acquistare il Sangiovese, il tipico vino rosso, frutta di stagione come pesche, albicocche e prodotti come miele, formaggio e altri alimenti della zona. il percorso di San Vicinio, 350km di cammino, si snoda lungo i luoghi che hanno caratterizzato la vita del Santo, ripercorrendo sostanzialmente il tracciato della Valle del Savio, tra il Monte Fumaiolo ed il Mare Adriatico.Il Castello di Sorrivoli è il cuore pulsante del tutto. La sua gente, le attività, gli artisti ne fanno da catalizzatore su tutto il territorio italiano e internazionale. Sorrivoli infatti è anche conosciuta per i numerosi eventi culturali e musicali che ogni anno si tengono nei dintorni della rocca.

**Valle dell’Urgòn. In questa valle scorre l’Urgòn, il Rubicone e da qui parte una passeggiata che corre lungo il fiume.L’itinerario segnalato e facilmente percorribile è chiamato Percorso degli Argonauti.La strada s’inerpica ripida con tornanti stretti per raggiungere in pochi chilometri Monteleone.

**Monteleone. La piazza è dedicata a Lord Byron, sesto barone di Byron, poeta e uomo politico inglese il quale soggiornò nel castello nei primi decenni dell’Ottocento, ospite del conte Alessandro Guiccioli. Il Castrum Monleonis, fondato nel XIII secolo, ha subito nel tempo numerose trasformazioni, che gli hanno conferito un aspetto più gentile e signorile.Al suo interno c’è un grande cortile. Due porte e una via lastricata a semicerchio completano il borgo fortilizio. Accanto alla chiesa di piazza Byron, dedicata ai SS. Caterina e Cristoforo, si trova il punto di ristoro e di informazione turistica. La singolare bellezza e le dimensioni contenute fanno di questo luogo uno dei più suggestivi dell’entroterra romagnolo.

**La strada passa attraverso valli caratterizzate da calanchi, formazioni tipiche del paesaggio romagnolo nate dall’erosione dell’acqua su terreni argillosi. Questa è la zona dell’alto Rubicone, detta il Gorgoscuro. Non ci sono particolari difficoltà nell’attraversarlo, se non nell’ultimo tratto dove si incontra una ripida salita. Il paesaggio è caratterizzato da una fitta vegetazione, a tratti selvaggia e da salti di acqua e piccole pozze.

**Longiano. Bandiera arancione al 2005, borgo di origini medioevali ottimamente conservato, ancora bene visibile la caratteristica doppia cinta muraria, un Castello di origini medioevali, già residenza dei Malatesta, un’imponente Torre Civica, ben cinque musei, un rifugio bellico, due importanti chiese storiche, un teatro ottocentesco. Il borgo è circondato da un territorio collinare che offre la possibilità di escursioni lungo strade e sentieri. Proprio  nel periodo della fioritura dei ciliegi e dei peschi vi troverete immersi in un vero e proprio paradiso di colore bianco e rosa! Pensate che proprio le ciliegie di Longiano ispirarono Tonino Guerra che assieme a Tito Balestra definì questa cittadina la “Valle dei Ciliegi”.

Se Casadei cantava “Lontan da te non si può star!” un motivo di sicuro c’era.

Appena potrò vi ci porterò per farvi respirare la magia che questa terra di primati e primizie ( dalla piadina, la buon Sangiovese ai luoghi sopra citati) fa vivere ogni volta che si torna qui e vi farò scoprire i luoghi che hanno fatto di me quella che sono oggi.

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