il Monferrato e le “Big Bench”: sedersi a due metri da terra

Tutto nasce da un gruppo di amici, i quali volevano creare un qualcosa di emozionale: ecco le Panchine Giganti!

Prendono spunto  dalla “Big Red Bench #1” del designer statunitense Chris Bangle è un’installazione artistica e rappresenta la classica panchina da arredo urbano. Alte più di due metri e mezzo, collocate in punti panoramici del Piemonte e non solo. Alcune sono state realizzate direttamente da Chris Bangle e dalla sua associazione, altre invece sono state costruite dagli abitanti locali.

Amiamo il Monferrato e lo raggiungiamo spesso, ma la panchina l’abbiamo messa in agenda come fuori porta domenicale di fine estate. Abbiamo raggiunto le sue colline, Patrimonio Unesco, una zona che incanta in ogni stagione ma che in autunno, con le viti traboccanti di grappoli, mostra davvero il meglio di sé.

Facile da raggiungere in quanto ci troviamo a circa 100 km da Milano e circa  100 km dal  Mar ligure.

Siamo arrivati a  Valle Ghenza, a pochi chilometri da Casale, capitale del Monferrato, sulla strada panoramica detta della Mandoletta. Da non perdere i borghi di Rosignano Monferrato (dove ebbe casa il grande pittore divisionista Angelo Morbelli) Sala Monferrato e Vignale. In tutti c’è una Big Bench.

Sedersi sopra una di queste panchine, circondati dal paesaggio naturale fa rivivere la sensazione di “tornare bambini” per gli adulti  o sentirsi dei giganti per i più piccoli.

L’emozione è assicurata da 0 a 101 anni.

Mi piace vederlo come aspetto educativo del progetto a 360°: andare alla scoperta di un nuovo tesoro, immaginare all’orizzonte sviluppando quindi il pensiero autonomo e perché no… ma il vivere nell’insieme tra uomo, famiglia e natura.

Continuiamo l’avventura sottoterra che piace anche ai più piccoli. Conosciamo da vicino il mondo degli Infernot, anch’essi patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si tratta di suggestive gallerie scavate nella pietra da cantone, materiale tipico con cui sono state costruite molte abitazioni della zona. Gli infernot sono dei veri e proprio capolavori di architettura rurale d’ottocento sotto le abitazioni private dei casalesi, nicchie di varie forme utilizzate per la conservazione del vino.

Non può non catturare l’attenzione Moleto, un minuscolo borgo in Valle Ghenza, tra Ottiglio e Olivola. Sarà per le origini Saracene o per la presenza di un tesoro mai ritrovato o per la leggenda della fata Alcina che comparirebbe avvolta da un bozzolo di luce nella vallata, ma questo posto ha davvero un alone di magia e mistero a cui i bambini difficilmente riusciranno a resistere.

Arrivate al tramonto e godetevi la vista dal Bar Chiuso che sorge sul cucuzzolo e domina tutta la vallata. Concedetevi un bicchiere di vino seduti sul prato mentre i bambini giocano e corrono liberi tra i filari. Da questo punto panoramico non riuscirete a portarli via, e non vorrete farlo nemmeno voi.

Se vi piace l’idea di conoscere altri tragitti idonei alle famiglie, potete contattarmi e insieme troveremo il percorso geomappato che fa al caso vostro.

E per i “panchinisti” più affezionati, Big Bench Project ha pensato dicreare un “Passaporto delle Panchine Giganti” da farsi timbrare in ognuno dei posti visitati a testimonianza e a ricordo di questa emozionante e divertente esperienza.

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